La crisi economica attuale sta manifestando i sui effetti negativi bloccando il flusso di denaro e di acquisti anche per il netto calo di finanziamenti erogati, la cui causa è di facile intuizione, e cioè sono sempre meno i soggetti che presentano i requisiti per richiederli, visto l’aumento della precarietà e della disoccupazione.
Questa pratica forse abusata negli anni scorsi anche in situazioni palesemente non necessarie, sta diventando adesso un appiglio da parte dei consumatori anche per i beni di prima necessità. Questa prefazione era necessaria per contestualizzare il momento, ma va detto che ci sono ancora diverse opportunità e finanziamenti a tassi di interesse vantaggiosi che vale la pena considerare.
Per chi ha i requisiti per accedere ad un finanziamento ed intende richiederlo, il primo passo da fare è stabilirne l’importo. Successivamente, stabilite le condizioni, si potranno valutare le diverse offerte, ed il modo migliore per farle è metterle a confronto, magari utilizzando un sito per il calcolo dei prestiti personali.
Nel panorama dei prestiti personali negli ultimi anni è da sottolineare l’ingresso ‘prepotente’ delle Poste Italiane, che da servizio ‘artigianale’ si è letteralmente evoluto fino a fare concorrenza ai servizi classici bancari.
I prestiti personali delle Poste Italiane sono in questo momento il prodotto finanziario più accessibile e vantaggioso per il consumatore. Il principale è quello legato ai titolari di conto Bancoposta, ai quali consente di richedere un prestito da 1500 euro fino a 30000 euro, e di stabilire un piano di rientro da 12 fino ad 84 mesi.
Per cifre inferiori ai 10000 euro è possibile richiedere un prestito senza aprire il conto Bancoposta, che potrà essere rimborsato da un minimo di 24 ad un massimo di 72 mesi.
Disponibili anche i prestiti personali ai pensionati, reintegrabili dai 36 ai 120 mesi e con rate che non possono superare 1/5 della pensione.
