Doppia cessione del quinto: come funziona?

doppia cessione del quinto

La doppia cessione del quinto è una tipologia di finanziamento molto diffusa. Si tratta di un prestito che consente di accedere al credito utilizzando come garanzia quella del lavoro, ovvero la busta paga dalla quale viene automaticamente detratto l’importo mensile della rata. Tale importo non supererà mai un quinto dell’intero ammontare e, nel caso della doppia cessione del quinto, questo darà la possibilità al richiedente di estendere il prestito richiesto. 

Doppio quinto o delega di pagamento

In gergo si parla di doppio quinto o di delega di pagamento per far riferimento ad una forma di prestito simile alla cessione del quinto. Banche e finanziarie, quindi, concedono un secondo prestito a chi ha già ceduto un quinto dello stipendio (ecco i requisiti per la cessione del quinto) e desidera ottenere somme aggiuntive di denaro. Questo significa che Cessione del Quinto e doppia Cessione del quinto sono abbinabili tra loro e, in un certo senso, consequenziali. 

Uno strumento identico alla Cessione del Quinto

Difatti anche il doppio quinto prevede la decurtazione alla fonte, ovvero la cessione tramite busta paga o pensione. In pratica tramite un accordo trilaterale tra banca, datore di lavoro e richiedente verrà stabilito il pagamento della rata. Quest’ultima sarà sottratta dallo stipendio ed è a cura del datore di lavoro che entra a far parte a pieno titolo dell’accordo. Difatti sarà proprio lui a versare quanto dovuto dal debitore. In assenza di un reddito stabile, invece, è anche possibile richiedere un prestito senza busta paga.

Caratteristiche del Doppio Quinto

La doppia cessione del quinto può avere una durata massima di 120 rate mensili, entro le quali sono comprese tutte le spese del prestito ed il cui importo non può superare la quinta parte netta di quanto percepito dal richiedente. 

Visto quanto previsto dalla legge vi è l’obbligo per il richiedente di stipulare una polizza che copra la banca nell’ipotesi di perdita del lavoro, grave malattia o decesso. Il doppio quinto può essere anche abbinato ad altre detrazioni in busta paga a condizione che al richiedente resti almeno il 50% dello stipendio netto. 

Il rinnovo deve essere sempre negoziato in anticipo e terrà conto degli interessi maturati dalla banca. Per l’erogazione infine, questa avviene tramite bonifico bancario o assegno non appena terminatala fase istruttoria. 

Per quali spese si può chiedere la doppia cessione del quinto?

La casistica è molto ampia dal momento che si tratta di un prestito non finalizzato. Questo significa che non sei tenuto a spiegare all’istituto di credito per quali ragioni necessiti di denaro o, in questo caso, di un’estensione di denaro aggiuntiva a quella già in corso. L’importante, come sempre, è restituire tutto nei tempi previsti per evitare le spiacevoli conseguenze del cattivo pagatore segnalato al CRIF. 

A tutti può capitare una spesa improvvisa, aggiuntiva ad una in corso come la macchina e le cure dentistiche e così via. 

Con questa forma di prestito se guadagni duemila euro al mese e hai già una rata attiva da quattrocento potrai ottenere altra liquidità andando a pagare altri quattrocento euro. In questo modo spenderai ottocento euro di rate e te ne resteranno milleduecento per vivere, pagando in tranquillità le spese improvvise che ti potrebbero capitare. 

Chi può chiedere la doppia cessione del quinto?

Come sempre i prestiti non finalizzati come la cessione del doppio quinto sono destinati a lavoratori dipendenti provvisti di busta paga. Da quest’ultima, infatti, avviene direttamente l’erogazione del rimborso delle rate. 

In particolare il doppio quinto è rivolto a lavoratori a tempo determinato ed indeterminato con buste paga da dipendenti pubblici, statali, municipalizzate, aziende para pubbliche, medici convenzionati e privati. 

Le condizioni più favorevoli per questa tipologia di prestito riguardano i dipendenti statali. Questi ultimi, vista la completa stabilità del posto di lavoro, potranno avere tassi di interesse più vantaggiosi grazie alla convenzioni stipulate tra PA e istituti di credito. 

Cosa serve per richiederla?

Come per ogni prestito ti serviranno i documenti personali:

  • documenti di identità in corso di validità,
  • codice fiscale,
  • busta paga,
  • e sottoscrizione della polizza assicurativa, generalmente convenzionata con l’istituto erogante.