Finanziamenti per aziende: cosa sono e chi può richiederli?

Finanziamenti per aziende
Finanziamenti per aziende: cosa sono e chi può richiederli?

I finanziamenti per aziende sono prestiti che vengono richiesti per ottenere liquidità e investire nella crescita della propria impresa. Ci rivolgiamo ad un mercato molto dinamico e in continua evoluzione che permette alle aziende di investire in servizi, organico, strumenti come i software gestionali e via discorrendo.

Le imprese, infatti, possono trovarsi nella condizione di aver bisogno di immissioni di denaro per poter crescere e, di conseguenza, possono rivolgersi a finanziatori esterni come banche, istituti e società di credito. 

Chi finanzia le imprese?

I finanziamenti per aziende dipendono dalla forma giuridica e variano in base al tipo di impresa . Quindi né consegue che tali prestiti si concretizzino attraverso due tipologie di risorse:

  • quelle messe a disposizione dalle proprietà dell’azienda.
  • e quelle che avvengono tramite finanziamenti di capitale di terzi

A determinare la forma di finanziamento concorre la dimensione dell’azienda e la forma in cui questa è inquadrata. Per esempio una S.p.A. può chiedere l’emissione di prestiti obbligazionari mentre le PMI possono essere finanziate con capitali apportati dal titolare o tramite normale prestito bancario. Infine le PMI possono usufruire dei vari bonus per la digitalizzazione che sono stati messi in campo in questi anni dal governo per incentivare lo sviluppo delle imprese italiane.

Capitale proprio e capitale di terzi 

Pertanto le aziende possono essere finanziate tramite capitale proprio o tramite capitale di terzi. Nello specifico si parlerà di finanziamenti a titolo capitale proprio quando si verificano aumenti di capitale mentre i finanziamenti a titolo di capitale terzi consistono in prestiti, dilazioni concesse dai fornitori e via discorrendo. Vediamo nello specifico come funzionano. 

I finanziamenti a titolo di capitale proprio riguardano il capitale sociale dell’azienda che è il valore di tutti i conferimenti in seno ai proprietari della stessa dalla sua fondazione. Il Capitale è affiancato dalle riserve che vengono costituite da ulteriori capitali versati dai soci e dagli utili non distribuiti dai proprietari attraverso l’autofinanziamento. 

Queste due risorse compongono quello che viene definito patrimonio netto aziendale che non è altro chela differenza tra il totale derivante dalle attività aziendali e i mezzi di finanziamento da terzi. 

Aumenti di capitale 

Gli aumenti  di capitale sociale possono essere gratuiti o a pagamento.

  • Nel primo caso saranno aumenti di capitale nominale per i quali non viene immessa nuova liquidità in azienda. Questa modalità non è considerata una forma di finanziamento aziendale vera e propria. 
  • Nel caso degli aumenti di capitale a pagamento, ovvero reale, si genera un aumento del patrimonio sociale causato dai sopra menzionati conferimenti. 

Finanziamenti per aziende a medio e lungo termine

Tra i possibili finanziamenti per aziende ci sono poi quelli a medio e lungo termine che vengono erogati da Istituti Finanziari. Questi sono legati all’aumento dell’efficienza e della produttività aziendale e vincolano l’azienda ad un progetto vero e proprio da presentare. Rientrano in questa categoria i mutui, i leasing e le emissioni di prestiti obbligazionari. 

Mutui 

I mutui aziendali non sono altro che contratti bancari che prevedono un prestito di una somma di denaro da parte di una banca verso un’azienda obbligata a restituire il debito in rate dilazionate nel tempo e addizionate di interessi. Ovviamente sono richieste specifiche garanzie reddituali e ipotecarie affinché la banca conceda il prestito ipotecario

Leasing

Il leasing, invece, è un contratto che consente all’azienda di disporre di un bene mobile o immobile attraverso il pagamento di un canone periodico. Possiamo inquadrarlo come un prestito a lungo termine alternativo all’acquisto diretto. 

Tuttavia la proprietà del bene rimane dell’istituto erogante e, pertanto, questo non verrà contabilizzato in bilancio finché il leasing non sarà terminato. In questo caso l’azienda decide se acquistare il bene pagando il costo di riscatto procedere con altre soluzioni creditizie. 

Prestiti obbligazionari 

Infine ci sono i prestiti obbligazionari, forme di finanziamento a lungo termine a cui possono accedere le società per azioni e le società in accomandita per azioni. Questa azione consente di reperire capitali attraverso offerte pubbliche di titoli di credito. 

Finanziamenti per aziende a titolo di capitale di terzi 

Ci sono poi i finanziamenti a titolo di capitale terzi che, a loro volta, si distinguono in debiti di finanziamento e debiti di funzionamento.

  • I primo sono contratti dall’impresa per ottenere una somma in denaro.
  • I secondi sono dilazioni di pagamento che l’azienda ottiene dai fornitori a cui si appoggia. Questi non comportano afflusso di somme in denaro ma evitano spese all’azienda durante il tempo pattuito con i fornitori. In questo modo l’azienda disporrà di una certa liquidità per poter investire in altre attività e stabilizzare la sua crescita. 

Nella categoria finanziamenti a titolo di capitale di terzi rientrano altre forme di prestiti aziendali che si fondano sulle garanzie di credito aziendale grazie alle quali l’azienda ottiene liquidità. In particolare ci riferiamo all’anticipo di fatture, alle ricevute bancarie, allo sconto cambiali, al factoring e al cosiddetto portafoglio salvo buon fine. 

Anticipo fatture

L’anticipo di fatture è il metodo più utilizzato dalle imprese e consiste in un fido con cui la banca anticipa l’importo delle fatture emesse dall’azienda richiedente. Si tratta di una mossa che consente di ottenere liquidità in tempi brevi attraverso l’anticipo di fatture non ancora scadute. 

Ricevute bancarie Ri.Ba.

Le ricevute bancarie, invece, sono sempre collegate ad un fido ma consistono in un accredito sul conto corrente dell’impresa di un importo pari alla distinta con l’addebito delle commissioni. Quando la ricevuta bancaria scade il debitore paga direttamente alla banca e, se non lo fa, questa addebita l’importo anticipato all’azienda sul conto della stessa. 

Sconto cambiali 

Lo sconto di cambiali consiste nella presentazione di una cambiale alla banca da parte di un’impresa per smobilizzare il credito prima della scadenza. La banca, dopo aver valutato la regolarità della cambiale, calcola l’importo della cambiale e, quindi, concede o nega lo sconto. 

Factoring

Il factoring, invece, consiste nella cessione di crediti di un’impresa ad una società di factoring che si impegna a riscuoterli. Questa può avvenire attraverso l’acquisto dei crediti con diritto di rivalsa sull’azienda cedente o tramite l’addossamento totale del rischio da parte della società di factoring. 

Portafoglio salvo buon fine

Infine c’è lo strumento di portafoglio salvo buon fine con il quale tantissime aziende sono solite finanziarsi. Il funzionamento è simile a quello dell’anticipo delle fatture per l’ottenimento di liquidità extra in breve tempo.