Il 27 ottobre scorso la presidenza del Consiglio dei Ministri aveva annunciato un nuovo programma di assistenza straordinaria per chi ha contratto un mutuo e non ha più la possibilità di pagarne le rate (http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/mutui_primacasa_fondo_solidarieta/index.html), con la contestuale creazione di un fondo di solidarietà, secondo quanto già previsto a suo tempo nella legge 244/2007.
Si tratta di un fondo che permette a chi, per esempio, ha perso il lavoro, di prorogare l’ammortamento del mutuo di 18 mesi, nel corso dei quali è attiva una vera e propria sospensione delle rate: gli ulteriori interessi maturati saranno coperti dal fondo stesso. Da qui una sostanziale differenza rispetto alla classica moratoria a carico del richiedente.
Il termine ultimo per presentare la richiesta di adesione al fondo di solidarietà è il 15 novembre, ma chi è interessato deve affrettarsi, perché i mutui dei richiedenti verranno coperti fino all’esaurimento delle risorse stanziate. I requisiti per la richiesta di assistenza comprendono la proprietà effettiva dell’immobile, che deve naturalmente essere la prima casa, almeno un anno di ammortamento alle spalle, e un ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) non superiore ai 30 mila euro.
Al fondo possono infine accedere anche i “cattivi pagatori”, purché non siano stati ancora colpiti da procedure esecutive.
