Barclays è un gruppo bancario che esiste in terra anglo-sassone da quasi trecento anni. Ha iniziato a farsi apprezzare in Italia dal 1990 con il marchio specializzato in mutui Woolwich, di cui fa parte un tipo di prestazione interessante, che mira a rilanciare l’utilizzo di Cap e altre barriere opzionarie nei mutui sulla casa: il Mutuo Tasso Protetto.
Il prodotto viene pubblicizzato con una icona che raffigura uno scudo a fianco al 5,50%, ovvero il tasso massimo che il mutuo non potrà superare qualunque sia la variazione dei tassi, grazie appunto all’opzione che fa da “tetto”. Risulta interessante che il costo della copertura non gravi più di tanto sul cliente, che paga di base il tasso Euribor a 3 mesi, maggiorato di un spread dell’1,40%.
A questo si aggiunge la possibilità di passare dal tasso variabile al tasso fisso, nel caso non si voglia più essere soggetti alla volatilità del mercato, con l’applicazione dello stesso spread al tasso IRS. Il tutto per un prestito la cui durata può andare dai 20 ai 30 anni.
