Il mutuo sulla prima casa è una tappa fondamentale della vita di una persona, ma spesso non coincide perfettamente con il raggiungimento di una stabilità affettiva. In questi giorni un’indagine ha avuto alta visibilità mediatica, secondo cui un mutuo ipotecario su tre sarebbe contratto da giovani single. Parliamo non solo di nubili e celibi, ma anche divorziati e separati, con in media 35 anni, un importo di 134 mila Euro, che pagheranno nell’arco di 25 anni.
I single che richiedono un mutuo lo fanno solitamente per cifre inferiori: per le coppie parliamo infatti di una valore medio del finanziamento pari a 160 mila Euro, a testimonianza del fatto che occorre essere in due per acquistare un immobile di un certo valore. In più, il single porta in dote una percentuale di rischio più alta, così le banche tendono a far scendere l’importo del mutuo oppure il contraente è scoraggiato da tassi di interesse più alti.
Una propensione maggiore al rischio determina poi una generale preferenza per il tasso variabile rispetto al fisso scelto spesso da chi ha famiglia. Diminuisce poi anche la percentuale finanziata sul valore dell’immobile: per città come Roma abbiamo addirittura il 61% frutto di un aiuto da parte delle famiglie, quanto di un reddito inferiore per i giovani di questa città.
