La nuova Imu e la riforma catastale: cosa cambia?

Sembra che esista già una bozza riguardante la riforma del catasto come voluto dallo stesso premier Mario Monti. La notizia, a dire il vero, non è nuovissima, visto che se ne parlava già a Natale, ma ora torna d’attualità perché tutto sarà discusso la prossima settimana.

Questa riforma ha come obiettivo dichiarato quello di permettere ai proprietari di case meno abbienti di pagare meno tasse, ma sarà vero?

Sembra infatti che gli italiani proprietari di casa pagheranno in base alla metratura dell’ immobile e non più in base ai vani dell’ appartamento e dovrebbero quindi essere nuovamente catalogate anche le varie zone abitative.

Il primo passo dovrebbe consistere nel dividere il territorio di ogni comune in diversi ambiti territoriali del mercato, allo scopo di distinguere una zona del centro da una zona periferica e residenziale. Allo studio c’è anche l’introduzione di  nuove categorie catastali più semplici, come ad esempio: case singole, palazzi, abitazioni di lusso,ecc. che rispecchieranno il valore attuale del mercato.

Ecco le attuali categorie catastali:

a/1: tipo signorile in zone di pregio con caratteristiche superiori

a/2: di tipo civile con caratteristiche costruttive di tipo residenziale

a/3: di tipo economico

a/4: di tipo popolare

a/5: di tipo ultrapopolare (con rifiniture di bassissimo livello e servizi igienici in comune)

a/6: di tipo rurale

a/7: villini, anche plurifamiliari, con caratteristiche costruttive di tipo a/2 o a/3

a/8: ville con parco o giardino in zone di pregio

a/9: castelli o palazzi con pregi artistici o storici

Possiamo dire che le categorie a/2 e a/3 sono in assoluto quelle più comuni e insieme sommano il 70% del patrimonio abitativo. Sarà poi attribuito un valore fiscale ad ogni singolo immobile, in base all’ambito territoriale e alle caratteristiche dell’edificio.  Il valore sarà aggiornato periodicamente grazie ad un algoritmo.

Poi una volta che la riforma sarà entrata in vigore resteranno solamente da applicare le varie aliquote comunali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *