Gli strumenti necessari per generare bitcoin » Finanziamenti Prestiti on line

Il bitcoin è una moneta virtuale, creata nel 2009 da un anonimo, conosciuto con lo pseudonimo di  Satoshi Nakamoto; il nome si riferisce anche al software open source creato per implementare il protocollo di comunicazione e la rete peer-to-peer che ne deriva. Generare bitcoin è un’operazione che viene definita come mining: la rete bitcoin distribuisce casualmente un certo numero di monete virtuali verso gli utenti che possiedono l’opzione nel proprio computer. A tal punto, sorge spontaneo un interrogativo: cosa occorre possedere per generare bitcoin?

La risposta è semplicissima: bastano un PC  con una scheda grafica ATI che sia compatibile con OpenGL; un alimentatore di qualità (per evitare sprechi di corrente elettrica) e una buona connessione ad Internet. Prima di iniziare il vero processo di generazione di bitcoin, è possibile conoscere quante monete è in grado di distribuire il nostro hardware: per saperlo, è opportuno conoscere quanti GigaHash/sec può sviluppare il dispositivo.

Questo dato è fornito dal mining hardware comparison. Pertanto, la formula  che ci consente di sapere tutto ciò, data la difficoltà attuale (parametro globale tendente al mutamento), è quella che segue:

Bitcoin/giorno = (Hash/sec * 3600 * 24 * 25) / (2^32 * difficoltà) ~= GigaHash/sec / (difficoltà in milioni * 2)

La formula si configura come una stima e per tale ragione non tiene conto di alcuni parametri importanti. Solo per citarne alcuni, possiamo ricordare la  tassa della pool e l’ uptime del PC.

Attraverso questa moneta  è possibile acquistare beni concreti oppure venderla in cambio di denaro. In ogni bitcoin è scritto il proprietario, al fine di evitare possibili truffe. Se siete interessati a generare bitcoin, la prima operazione da compiere è quella di creare un portafogli virtuale, scaricando il Wallet.

Per procurarsi monete, è opportuno unirsi ad un Pool, ovvero ad una sorta di consorzio, in cui le risorse di calcolo del PC sono messe a disposizione del gruppo per risolvere le crittografie. Così, ogni qual volta che un Pool risolve una serie di calcoli molto complessi, il sistema conferisce pacchetti da 50 bitcoin : le monete sono distribuite fra il gruppo in base al reale coinvolgimento ed impegno  nella soluzione della crittografia. Di questa valuta virtuale, nata da pochi anni, si sta tanto discutendo, al punto di aver fatto nascere, ancor prima di una legislazione vera e propria, accesi dibattiti  etici, politici e sociali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *