La crisi economica sembra proprio non volerci abbandonare viste le ultime notizie di questi giorni che vedono l’Europa con molti paesi in difficoltà e perfino un’economia come quella americana a rischio default.
In Italia continuano a calare i consumi segno che le famiglie stanno “accusando il colpo”, cosa che sicuramente non andrà a migliorare vista l’ultima manovra finanziaria che inasprirà il carico fiscale sulle fascie di reddito medio basse.
Stando agli ultimi dati, infatti, continua la tendenza negativa dei mutui (come testimoniano le scarse compravendite immobiliari) mentre si tende a richiedere sempre di più piccoli prestiti destinati a soddisfare le esigenze di vita quotidiane.
Mentre in passato i finanziamenti si richiedevano solo per grossi acquisti, come l’auto nuova o l’arredamento della propria abitazione, oggi spesso vengono richiesti per soddisfare piccole esigenze come la vacanza o l’acquisto dei libri di scuola, tutte spese a cui non si riesce più a sopperire con il solo budget familiare.
Inoltre segnano un aumento anche le richieste di prestiti senza busta paga, ossia quei finanziamenti richiesti senza l’ausilio di garanzie reddituali (quindi busta paga o cedolino della pensione o cud per i liberi professionisti). Questi finanziamenti spesso vengono rifiutati dalle banche mentre vengono valutati dalle finanziarie che hanno istituito dei veri e propri prodotti ad hoc.
Un’altra novità, se vogliamo, del panorama dei finanziamenti è quello della nascita sempre più frequente di prodotti realizzati per soddisfare le esigenze di singole categorie di clienti: dai finanziamenti per insegnanti a quelli per casalinghe e liberi professionisti, l’obiettivo degli istituti di credito è quello di riuscire a creare prodotti sempre più “su misura” ma sempre nell’ottica della tendenza di richiedere piccole somme di denaro.
