In tempo di necessità ci si ingegna e mai nessun popolo, come quello italiano, ha saputo fare dell’arrangiarsi un’arte vera e propria.
In tempi come questi dove l’inflazione rincara del 3,3% e i mutui immobiliari sono crollati del 18,1% nel terzo trimestre dello scorso anno, il 2011, non c’è da sorprendersi troppo se ci troviamo di fronte ad un nuovo concetto di casa. Infatti è attualmente in crescita il fenomeno di riconversione di garage, negozi e vecchie soffitte in loft e case.
Come dimostra una recente indagine di Immobiliare.it ben il 12% degli annunci degli spazi commerciali riporta la possibilità di riconversione in abitazione. Fenomeno che non deve sorprenderci troppo come afferma in una nota Carlo Giordano, amministratore delegato della società visto che:
“La grande distribuzione sta soffocando il commercio al dettaglio e i negozi lungo le vie cittadine perdono di interesse, con un conseguente crollo della domanda per questi locali (-12% nell’ultimo anno). Da ciò deriva la loro trasformazione in veri e propri loft cittadini, simili agli spazi industriali dismessi da cui da anni si ricavano abitazioni di pregio, ma molto più piccoli e centrali. Attenzione ai vincoli che riguardano la categoria catastale dell’immobile che si intende acquistare: se si tratta di un loft, accatastato come C3, non vi si potrà prendere la residenza ed ottenere un mutuo prima casa; se parliamo di una mansarda e’ da verificare che ci sia l’abitabilità’ e tenere a mente che, per via dei tetti spioventi, i metri quadri commerciali si riducono di molto rispetto alla superficie”
In generale parliamo di locali di medie dimensioni, tra i 50 e i 100 mq, con un prezzo, mediamente inferiore del 10% a mq rispetto a un appartamento, quindi numeri alla mano il fenomeno è in crescita e visto il prezzo, decisamente inferiore, la possibilità di accedere ad un mutuo dovrebbe essere, almeno sulla carta, maggiore.
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