L'Imu e la problematica del F24

Non è ancora del tutto iniziata la saga dell’IMU, cioè l’imposta municipale unica, l’ultimo balzello istituito dal governo, che è già scoppiato il  caos fra codici ed F24.

Al momento sembra che i dipendenti siano impreparati in tutto il territorio nazionale visto che il Governo non ha ancora fornito tutte le  informazioni precise in materia come andiamo a vedere di seguito.

Il già ricco serial delle istruzioni Imu prodotte dall’amministrazione finanziaria è finito con l’arricchirsi, nella giornata di  ieri, di altri  due nuovi capitoli, che però, a dire il vero, abbastanza a fatica,  si accordano a fatica tra loro.

Nella giornata di ieri l’agenzia delle Entrate ha varato il nuovo modello F24 semplificato, che dal 1° giugno  andrà a sostituire il vecchio modello predeterminato e che servirà ad “agevolare i contribuenti che devono pagare e compensare le imposte erariali, regionali e degli enti locali, compresa l’Imu”.

Il problema nasce nell’ultima riga delle istruzioni, dove si spiega che lo spazio relativo alla rateazione andrà compilato “solo solo se l’Amministrazione finanziaria fornisce le relative istruzioni, ad esempio con circolari o risoluzioni”.

Ma visto che l’acconto sull’abitazione principale si può pagare in una sola rata, nel mese di giugno, o in due rate, a giugno e a settembre, il contribuente come deve indicare la propria scelta nel modello F24?

Questa problematica nasce, ovviamente, da ragioni strettamente politiche che però gettano nel caos il contribuente di fronte alla compilazione dei  moduli, perché a questo punto, come  si può calcolare il gettito complessivo dell’Imu dall’acconto di giugno?

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