Tra le motivazioni più approfondite da parte degli studiosi di mercati finanziari circa l’ultima crisi economica che ha messo in ginocchio il mondo da pochi anni a questa parte,
c’è stata l’espansione smisurata dei prestiti bancari a privati e amministrazioni pubbliche.
Per questo, la notizia proveniente dall’agenzia Reuters riguardanti la repentina crescita di prestiti bancari in Cina agli enti governativi cinesi,
è rimbalzata in tutto il mondo dopo la sua prima edizione al World Economic Forum per conto del premier cinese Wen Jiabao.
Naturalmente le banche non possono prestare direttamente denaro al Governo: per questo, in Cina,
circa 7.600 miliardi di yuan sono stati prestitati a veicoli finanziari messi in piedi dagli enti del Governo e legittimati a girare il divieto di prestito diretto delle banche.
Secondo l’associazione bancaria cinese soltanto il 27% del denaro è garantito con asset solido, e buona parte dei prestiti rilasciati viene utilizzata per investimenti in infrastrutture.
La buona situazione della Cina comunque tiene lontana ogni possibile speculazione o bolla finanziaria, almeno stando alle parole dello stesso premier Wen Jiabao.
