Finanziamenti alle imprese in pieno aumento: sono le piccole imprese le più reattive

Sembrerebbe su tutti i versanti che la fine del decennio abbia portato con sé in dote anche la sperata ripresa economica. Se i segnali di lungo termine restano comunque ben altri (e andranno verificati a tempo debito se non ci saranno ricadute nel breve) resta comunque un indizio importante di benessere il dato sui finanziamenti alle imprese non finanziarie, che, se solo un anno fa si presentava in contrazione (-3,1%) e al suo minimo storico, fa registrare in questo momento un +0,3%.

Lo si era già evidenziato in precedenza: a fare le spese della stretta creditizia erano soprattutto le piccole e medie imprese, per le quali il calo delle richieste e delle concessioni datava addirittura al 2006. Naturale che ora sia proprio questo comparto a volersi fare protagonista della svolta. Già nel mese di agosto scorso si segnalava un +0,5% più un +1,7% delle cosiddette famiglie produttrici; a settembre la crescita mensile era dell’8,4% con un +1,7% su base generale.

Nel 2011, dunque, gli imprenditori che erano stati a guardare mentre aumentava il credito al settore non finanziario ed ai grandi produttori, dovrebbero riscattarsi. Certo la situazione non è ancora delle più rosee, dato che si prevede un ulteriore calo dei bilanci delle aziende, che rende di fatto più rischiosa la loro situazione creditizia; eppure la maggior parte di essere hanno sviluppato le armi per sopravvivere.

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