Basilea 3: requisiti credito per famiglie e pmi

Non sarà ridotto l’accesso al credito di famiglie e piccole imprese.

Così si è pronunciato il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi riguardo le voci di possibili strette al credito causate dai recenti accordi di Basilea.

Il nuovo quadro di accordi, per il quale è prevista comunque un’applicazione lunga e graduale, richiederebbe requisiti patrimoniali minimi più elevati per le banche più un “buffer” (letteralmente “cuscinetto”) a fare da garanzia nelle fasi di surriscaldamento del credito.

Queste misure avevano però destato dubbi sulla loro applicabilità soprattutto alle banche più piccole, che tradizionalmente assistono le PMI.

Nel corso del suo intervento alla Giornata Mondiale del Risparmio, Draghi è tornato a ribadire che “per i finanziamenti alle piccole e medie imprese il trattamento privilegiato già oggi previsto per il calcolo dei requisiti patrimoniali è confermato”. “Il capitale delle banche più piccole” assicura “è già ampiamente superiore ai nuovi requisiti regolamentari“. Il numero uno della Banca d’Italia ha voluto calmare le acque assicurando che si vigilerà sulle politiche di accantonamento delle banche. Al di là delle promesse, il giudizio sulle nuove regole è quindi rimandato.

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